CHI SONO
Mi chiamo Roberto Zuffoli, in ambito professionale sono un libero professionista e mi occupo di progettazione meccanica tridimensionale con sistemi CAD avanzati, ma in questo sito mi sono improvvisato webmaster per parlarvi della mia grande passione per gli “Agapornis” comunemente chiamati inseparabili per la loro caratteristica di rimanere sempre fedeli l'uno all'altro.
La mia passione per l'ornitologia nasce all'età di 10 anni, con due coppie di agapornis roseicollis ,una coppia di calopsitte, una di parrocchetto dal groppone rosso, alcune coppie di diamanti mandarini e passeri del giappone alloggiate in un locale caldaia, poi con il passare del tempo, mi resi conto che la passione era principalmente per gli agapornis, così le coppie cominciarono ad aumentare, cominciai a collezionare quasi tutte le mutazioni di agapornis roseicollis, allevandole una parte in gabbie singole ed una parte in voliere esterne.
Anno dopo anno, implementai la mia collezione con i primi agapornis personata, ancestrali, poi i blu, cobalto malva lutini ed oliva ed alcune coppie di agapornis fischeri di cattura.
Ad un certo punto, quando cominciai a lavorare, il tempo che riuscivo a dedicare loro era sempre meno, così smisi forzatamente l'allevamento per circa 5/6 anni, il tempo per trovare un equilibrio con il lavoro, poi la passione ebbe il sopravvento e decisi di ricominciare ancora tutto da capo, ma questa volta solo con poche coppie di agapornis roseicollis faccia arancio e alcune coppie di personata fischer in mutazione blu.
Il locale scelto per l'allevamento era una piccola stanza con il pavimento piastrellato di circa 3 metri di lunghezza per 2 metri di larghezza, dove sulle due pareti contrapposte più lunghe ci costruii delle gabbie in muratura in stile inglese delle dimensioni di cm 100x50x50 per un totale di 16 gabbie (8+8).

Per alcuni anni mi stabilizzai con queste specie, selezionando principalmente roseicollis cinnamon faccia arancio, i quali mi diedero molte soddisfazioni, erano diventati talmente prolifici che una coppia addirittura fuori dalla stagione riproduttiva, portò a termine una nidiata di tre piccoli, costruendo un rudimentale nido in un angolo della gabbia nella quale si trovava insieme ad altri sei soggetti. La natura fece il suo corso e i 3 piccoli vennero svezzati senza problemi dalla bravissima coppia, e gli altri ospiti della gabbia contribuivano ad aiutare la madre a svezzare i piccoli.
A questo punto, ormai gli stimoli per continuare si erano esauriti, così decisi di cedere tutto e passare all'allevamento delle razze più difficili e pregiate di agapornis (cana, taranta, lilianae e nigrigenis).
Ora a distanza di alcuni anni, sono contento della scelta fatta e sto continuando con queste specie.

 

Webmaster: Roberto Zuffoli
 
Ultimo aggiornamento: 07 Gennaio, 2011